L’Acero Palmato è la pianta del mese di agosto: spesso chiamato anche “acero giapponese”, è originario dell’Estremo Oriente (Giappone, Cina, Corea).
Uno splendido arbusto utilizzato soprattutto a scopo ornamentale, per impreziosire il giardino e gli spazi esterni.
Le foglie di questo tipo di acero, dalla forma palmata appunto, assumono tinte e colorazioni diverse in base alla specie. Una tipologia di acero molto richiesta e apprezzata è quella a foglia sempre rossa: mantiene perennemente una bellissima chioma rossiccio marroncina e dona al paesaggio circostante un’atmosfera calda e suggestiva.
Acero palmato in vaso? O in piena terra?
L’acero è un albero facile da gestire e vive bene sia se la coltivazione avviene in vaso (per esempio con la tecnica a Bonsai) sia se lo si pianta nel terreno.
Non ha bisogno di grandi spazi, ma è bene ricordare che gradisce un terreno a PH acido neutro.
La pianta teme invece potature troppo drastiche e soffre se collocata in ambienti eccessivamente freddi.
Consigli utili: cura e nutrimento
La collocazione ideale dell’Acero Palmato è nelle zone a mezz’ombra, soprattutto durante le ore centrali della giornata, quando potrebbe esserci il problema di un eccessivo soleggiamento.
Per quanto riguarda il nutrimento della pianta, è consigliabile usare un tappino (30 ml) di concime liquido (o mezzo tappo disciolto in 3 litri d’acqua) ogni 20 giorni. Un trucco? Concimare con parsimonia ma costanza, aggiungendo una piccolissima dose di concime specifico ogni volta che si da dell’acqua alla pianta.
Innaffiatura dell’acero palmato: quanto e come?
Bene, abbiamo acquistato un acero palmato per il giardino. Una volta scelta la posizione migliore, ogni quanto dobbiamo dargli da bere? Se possediamo una pianta adulta possiamo permetterci di innaffiarla solo nei periodi di eccessiva siccità; se invece abbiamo un alberello più giovane allora dovremmo bagnarlo più spesso. In quale momento della giornata? Sarebbe ottimale innaffiare le piante la mattina, così entro le 10.00/11.00 la pianta riesce ad assorbire prontamente l’acqua senza la formazione di ristagni idrici che facilitano la formazione di muffe attorno alla pianta, cosa che invece avviene la sera causa escursione termica.
Inoltre, è sempre bene evitare di innaffiare l’albero durante il giorno dato che l’acqua fredda sulla pianta riscaldata dal sole le crea uno stress termico visibile in particolar modo sulle foglie che “scottandosi” assumono una colorazione giallognola. Eventualmente, e solo nel caso in cui l’Acero venisse disposto a est della casa, l’innaffiatura può essere effettuata anche nel pomeriggio.
Piante colpite dalla grandine: come intervenire?
In estate grandinate o temporali violenti possono rovinare le piante esposte alle intemperie. Possiamo intervenire sulle parti danneggiate spargendo del verderame sulle foglie grandinate: il prodotto infatti aiuta le foglie a cicatrizzare. Per quanto riguarda le dosi di verderame da usare si consiglia 3% di quantità sulla pianta da giardino, 1,5% di quantità sulla pianta da balcone.
Attenzione però, questa sostanza tende ad arrestare la crescita della pianta e per questo è consigliabile applicare tale soluzione con moderazione.
All’acero cadono le foglie: cosa fare?
Un consiglio utile: in autunno, nel momento in cui l’albero perde le foglie, o in primavera, prima che della germinazione, si può applicare su tutta la pianta tale sostanza per evitare la formazione del cancro corticale dell’acero.